Analisi di Io sono un gatto di Natsume Sōseki - parte 1

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Nel mio percorso di studi non c'è dubbio che l'argomento principale, il mio mayor, per così dire, siano state la lingua e la letterature giapponese. Anni fa, quasi per caso, mi è stato regalato dai miei genitori questo libro: Io sono un gatto. Probabilmente la scelta era caduta su quest'opera a causa del titolo; i miei avranno pensato di fare una cosa divertente, conoscendo la mia passione per il Giappone e quella per i gatti, nello scegliere per me un libro che coniugasse entrambe le cose. Fatto sta che questo libro particolare, oltre ad essermi piaciuto molto, mi ha permesso di avvicinarmi inconsapevolmente a Natsume Sōseki, uno degli scrittori più amati e famosi del Giappone. Non a caso la sua immagine era riportata, fino a qualche anno fa, anche sulle banconote da 1000 yen, uno dei tagli più comuni.

Ho apprezzato tantissimo questo lavoro, tanto da indirizzarmi verso quello che poi sarebbe stato l'argomento della mia tesi di laurea triennale, in cui mi sono concentrata sull'analisi di questo testo ed, in seguito, per la mia tesi di laurea magistrale, attualmente in fase di scrittura, in cui ho deciso di ampliare il mio campo di analisi e di concentrarmi sull'intera produzione di questo scrittore tanto amato e conosciuto in Giappone, scoprendo con mio stupore che le sue opere che avrei amato di più erano proprio quelle che ancora dovevo scoprire. Ora basta, però, con le riflessioni di carattere personale: mi piacerebbe condividere con voi quello che ho imparato su questa bella ed interessante opera, per quanto possa risultare difficile e ostica ad un lettore totalmente digiuno di cultura giapponese. Non lasciatevi spaventare dal numero di pagine, che anche nella versione italiana è piuttosto consistente: ne vale la pena.

Natsume Sōseki (夏目漱石) è uno degli scrittori più amati del Giappone: i suoi libri sono un classico e l’interesse verso la sua vita e le sue opere l’ha reso oggetto di un altissimo numero di trattazioni critiche. In Italia questo autore non è altrettanto conosciuto. Io sono un gatto (titolo giapponese: 我輩は猫である wagahai wa neko de aru) è, ad esempio, una delle sue opere più famose in patria, quella che diede inizio alla sua carriera di scrittore; nel nostro paese tuttavia è stata pubblicata solo nel 2006. Il fatto che si tratti di un testo satirico e umoristico ha fatto sì che sia stata considerata dalla critica un'opera minore rispetto ad altre successive; in essa sarebbero assenti le tematiche che contraddistingueranno le opere seguenti, nonché mancherebbe un efficace collegamento con la storia del periodo, l'era Meiji, di imprescindibile importanza nella formazione della letteratura giapponese moderna.

Io sono un gatto, tuttavia, è molto lontano dall'essere semplicemente un testo gradevole; il tono leggero e l'umorismo coinvolgente non devono far dimenticare che al suo interno il mondo interiore di Sōseki, che si declinerà pienamente nei lavori successivi, è già presente nella sua interezza, sebbene in forma embrionale. Ci troviamo di fronte non tanto a un’inferiorità concettuale rispetto alle ultime opere di questo autore, quanto a una diversa scelta di mezzi.

Nel prossimo blog continuerò a spiegare in che modo quest'opera si caratterizzi come peculiare all'interno del contesto storico in cui è stata creata.

Irene Bassini 



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We are an italian couple, Irene lives in Milan and Antonio in Naples. We are studying foreign languages and that's one of our greatest passions, along with cats and ethnic food. We hope (and work hard!) to bring more and more italian people to Film Annex.

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