L'ARTE DELLO SPAVENTO: HORROR HOTEL

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Quando mi trovo a guardare vecchi film dell'orrore, vengo trasportato al me stesso di vent'anni, che guardava da solo vecchi film spaventosi a tarda notte e a volte veniva persino inquietato nel profondo. Dato che erano i tardi anni '80, alcuni di questi film dell'orrore più vecchi presentano ormai un tocco kitsch e goffo, stile capsula del tempo, ma era proprio lo stile recitativo classico di donne e uomini scelti con cura, le colonne sonore (per la maggior parte) semplici, l'atmosfera e la storia che li portavano al successo. Mi sono già lamentato del ritmo troppo veloce degli horror popolari contemporanei, quindi non ne parlerò ancora, ma sono proprio questi elementi, che ho menzionato, a rendere un film come "Horror Hotel" (conosciuto al resto del mondo come "The City of the Dead") davvero spaventoso. L'arte dello spavento, se così si vuole dire, è in mostra nel notevole film del 1960 di John Llewellyn Moxey, "Horror Hotel."

Christopher Lee potrebbe essere più noto ai miei figli come Conte Dooku o Saruman, ma io lo conosco principalmente come l'attore di tutti quei film di Dracula con Peter Cushing (o Grand Moff Tarkin come io preferisco chiamarlo!). Lee interpreta il ruolo del Professor Alan Driscoll in "Horror Hotel." È un professore di stregoneria (una sorta di spettacolo antropologico?) che persuade una studentessa desiderosa di fare la propria tesi sui processi alle streghe (Venetia Stevenson) a visitare una piccola città fuori mano nel Massachussetts, di nome Whitewood. Praticamente prepara la nostra protagonista per essere il sacrificio di sesso femminile al diavolo, nell'occasione di un'importante data del calendario satanico, la Vigilia di Candelora. Lo spettatore capisce che è un poco di buono dal primo momento in cui lo vede. È molto rigido e guarda gli studenti più scettici della sua classe come se volesse dare loro fuoco istantaneamente, ma si dovesse trattenere in qualche modo. Christopher Lee potrebbe essere il miglior cattivo attore di sempre e vederlo all'età di 38 anni e solo per qualche anno nel mondo dell'horror è semplicemente fantastico.

Il fattore paura incomincia con Christopher Lee e continua con la nebbia che lambisce Whitewood e le aree cicostanti. La studentessa protagonista del film è uccisa circa a metà, cosa che fa subito venire in mente "Psycho." Entrambi i film sono stati girati nel 1959, pubblicati nel 1960, continuano con una persona amata che cerca di aiutare la polizia locale nel ritrovare la persona scomparsa e finiscono con una scena che comprende un cadavere femminile essiccato. Apparentemente è una coincidenza. Ciò nonostante, è comunque uno schema sconvolgente per qualsiasi storia! A questo punto, in "Horror Hotel", il punto principale diventa quello che sta succedendo a Whitewood. Se è esistito a quel modo per secoli, perché dovrebbe smettere di essere così nel 1960? Mi chiedo se tutti coloro che vanno alla ricerca di qualcosa da quelle parti finiscono per essere uccisi in qualche modo. Beh, c'è pur sempre un benzinaio di fiducia che avvisa tutte le persone che si fermano che la gente a Whitewood non ama gli stranieri. Hmmm.

"Horror Hotel" è un grande esempio di film horror degli anni '60, con una grande recitazione e un fenomenale senso di paura che perdura per tutto il film. Il budget era di 45000 sterline e l'impresa di nuova costituzione Hammer Films, rivale di Vulcan Productions, avrebbe pubblicato il film (una specie di novello David che, con Christopher Lee al suo fianco, va ad affrontare Golia). Non penso che questo film sia uno dei più grandi film horror di tutti i tempi, ma penso che abbia di sicuro un posto speciale nella storia dei film horror e, se io potessi eliminare tutta la spazzatura e conservare solo i classici, di sicuro lo classificherei fra questi ultimi!

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