Non scolarizzare il mondo: quello che Thomas e i suoi amici mi hanno insegnato riguardo alla democrazia digitale

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Il mio figlio più grande ha cinque anni e legge in due lingue. Notevole? Beh, per quanto trovi costantemente notevoli i miei figli, non proprio. La maggior parte dei bambini in età d'asilo in Nord America imparano a leggere prima di iniziare il primo anno di scuola elementare. Ma se vi dicessi che mio figlio non va all'asilo? Non ha mai frequentato nessuna scuola. Non l'ho iscritto a programmi extra-curriculari e non siamo nemmeno una di quelle famiglie aggressive che praticano l'homeschooling seguendo un curriculum ambizioso ordinato via email. Alcuni potrebbero obiettare, "Ma tu e tua moglie siete stati insegnanti; siete in grado di insegnare ai vostri figli anche senza la scuola." Ma il fatto è che non gli è proprio mai stato "insegnato" a leggere. Tutto quello che abbiamo fatto è essere una famiglia in cui si legge attivamente e rispondere alle domande che ha fatto riguardo a come leggere.

Siamo solo dei genitori pigri? No. (Sarò anche pigro, ma non come genitore.) Si tratta di un approccio chiamato unschooling (non scolarizzare).  E anche se non mancano le controversie, nella mia esperienza fino ad ora si è rivelato essere uno dei modi più efficaci e naturali per imparare.  Il nome "unschooling" viene giudicato poco fortunato da molti genitori. Suggerisce che questa metodologia sarebbe in diretto contrasto con la scuola e nulla di più. Suggerisce ulteriormente che le persone, genitori inclusi, siano state in qualche modo "programmate" dall'istruzione scolastica e che dovrebbero essere "deprogrammate". Io, con le mie istintive tendenze a sinistra, a volte mi trovo orientato in questa direzione, eppure non è di questo che parla l'unschooling. Alcuni genitori preferiscono termini come “istruzione rivolta ai bambini” o “scolarizzazione libera”, ma lascerò questa discussione agli altri. A me importa soltanto quello in cui consiste, non com'è chiamato.

La premessa fondamentale dell'unschooling è che la vita e il mondo siano la classe migliore che genitori e figli potrebbero volere. Il bambino non scolarizzato sceglie quello che desidera "studiare" e si incammina in questa direzione quanto più preferisce. I genitori servono ad aprire loro le varie possibilità, ma il bambino decide il curriculum e la vita diventa il suo insegnante. Tutti noi riconosciamo che è precisamente il modo in cui i bambini imparano a parlare e mettono in pratica tutto ciò che imparano nei primi anni di vita. I bambini non partecipano a delle lezioni. Non devono studiare per un esame su come camminare. I genitori che sostengono l'unschooling dicono, "se funziona a meraviglia nei primi due anni di vita, perché cambiare." Io sono fermamente convinto che gli umani siano programmati per imparare quello che hanno bisogno di apprendere in un punto preciso del nostro sviluppo; bisognerebbe ostacolare davvero il bambino per impedirgli di imparare determinate cose quando sono maturi per farlo, ma è anche possibile danneggiarli costringendoli ad imparare prematuramente. Gli insegnanti e i genitori dovrebbero soltanto aprire la porta e togliersi di mezzo, quando vedono che un figlio sta arrivando alla maturità intellettuale.

Aprire quella porta richiede una combinazione di ascolto attento dei propri figli e di prenderli sul serio quando si esprimono, offrendo al tempo stesso loro numerose opportunità, come viaggi allo zoo, centri della scienza e musei, nonché impegno nel volontariato, opportunità di affari ed altro ancora. Ad esempio, mio figlio è un grande fan di Thomas the Tank Engine and Friends, il personaggio dei fumetti e dei cartoni. Passa ore ogni giorno parlando di "Thomas" e non sembra stancarsene mai. Il desiderio stesso di leggere i libri di Thomas l'ha aiutato a sviluppare il suo bisogno di leggere.  Costruendo piste per i trenini elaborate ha sviluppato una comprensione intuitiva di principi basilari della fisica e dell'ingegneria, nonché abilità nel risolvere i problemi. Risparmiare sulla paghetta per comprare altre piste e trenini gli sta insegnando l'addizione e la sottrazione, nonché i principi economici di valore e risparmio. E le storie sorprendenti e fantasiose che crea quando gioca con i suoi trenini sviluppano la sua creatività e le sue abilità di narrativa. Quest'estate "Thomas" farà un'apparizione in una comunità vicino a dove viviamo. Mio figlio avrà il ruolo principale nel pianificare il nostro viaggio per andarlo a vedere. Come risultato, si trova al "livello scolastico richiesto" o addirittura sopra sotto tutti i punti di vista, non che a noi importi particolarmente.  Tutto quello di cui ci importa è che stia diventando una piccola persona meravigliosa, intelligente, unica e piena di fiducia in sé stesso.

Ovviamente io sono un sostenitore dell'unschooling, ma il mio scopo non è quello di convertirvi. Piuttosto voglio aggiungere alcune di queste idee nel dialogo riguardo l'educazione sostenibile e l'alfabetizzazione digitale e far sì che contribuiscano alla nostra comprensione di quello che stiamo facendo qui, su Film AnnexBloggare è l'esempio perfetto di "educazione rivolta ai bambini", anche quando il "bambino" è un adulto. Impariamo tantissimo su tutti gli aspetti dei nostri mondi e delle nostre società quando ci impegniamo nello scrivere un blog - lezioni che non potrebbero mai venire insegnate in una classe. E anche se la costruzione di corsi internet per le giovani donne in Afghanistan è un modello fantastico, spero che potremo espanderlo e svilupparlo, non illudendoci che istruire le ragazze nelle tecniche dei social media sia ciò che rende questi programmi così speciali. No. L'aspetto rivoluzionario è che mettono internet, nonché una piattaforma di empowerment, nelle mani di ragazze che potrebbero altrimenti non avervi accesso. Le ragazze penseranno al resto.

In un momento in cui molti paesi e i loro governi utilizzano l'istruzione come uno strumento per mettere in riga i propri cittadini, un poco di "unschooling" è necessario per "insegnare" agli abitanti del mondo - soprattutto ai giovani - che cosa sia la libertà e come si possa essere e si possa creare un nuovo tipo di comunità globale. Film Annex non ha bisogno di insegnare nulla a questi giovani. Tutto ciò che dobbiamo fare è aprire la porta e toglierci di mezzo. Ed è proprio quello che facciamo.

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 (Traduzione dall'inglese a cura di Nadea Translations)



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We are an italian couple, Irene lives in Milan and Antonio in Naples. We are studying foreign languages and that's one of our greatest passions, along with cats and ethnic food.

We hope (and work hard!) to bring more and more italian people to Film Annex.

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