LA MUSICASSETTA: UN (BEL) REPERTO MUSICALE DEGLI ANNI ‘80

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Chi è stato appassionato di musica negli anni '80 (e né troppo giovane né troppo vecchio), avrà, prima o poi nel corso di quegli anni, fatto ricorso all'uso delle musicassette per assemblare compilation personalizzate e dare sfogo alla propria smisurata creatività. In un'era senza PC, dominata dal vinile, dai giradischi e dai bloc notes, la prima fondamentale operazione da fare era annotarsi la scaletta (oggi si dice "playlist") dei brani, ricavarne il singolo minutaggio, calcolarne il totale, e a quel punto procurarsi la musicassetta più adatta alla scopo. Per dirla alla Giorgio Gaber: "Quale marca mi va meglio? Questa". In effetti, c'era da sbizzarrirsi in quanto a durata totale delle suddette (da 45, 60, 90 minuti) e in quanto alla tipologia (normale, al ferro, al cromo, metal - le più costose e le migliori. Poi tanto finivano per rompersi come tutte le altre nel maledetto mangianastri dell'auto o finivano per smagnetizzarsi, appoggiate incautamente sugli speaker dello stereo o sulla TV).

Tutto pronto per la registrazione? Ma neanche per sogno! In mancanza di un software che calcolasse il "peak level" sonoro dei brani, occorreva che manualmente facessimo delle prove di registrazione con il tasto "Pause" premuto contemporaneamente a quello "Rec" per essere sicuri che ci fosse una certa omogeneità del livello sonoro tra un brano e l'altro. Dunque, ipnotizzati davanti alla piastra dello stereo, vedevamo quelle magiche lancette o lucine (negli impianti stereo più evoluti) muoversi all'impazzata e invadere "la zona rossa" a tempo di musica ("Tum-Tum, troppo a destra, un po’ meno”). Tutto questo, per evitare, sul più bello, di interrompere altre operazioni gradevoli ed essere costretti ad alzarsi continuamente dal divano o dal letto (i più fortunati di noi) per intervenire decisi durante la riproduzione del suddetto nastro in sottofondo  ("Scusa, amore, abbasso il volume. Scusa amore, hai ragione, alzo il volume").

Perché, diciamolo, a cos'altro servivano queste compilation se non a fare colpo sulla persona oggetto dei propri sogni adolescenziali?

http://www.giorgiogaber.it/



About the author

SimoneMoretti

Graduated in Political Science at the University "Cesare Alfieri" of Florence, I worked with Deluxe Digital Studios for over 12 years. I worked in various capacities in the Translation Scheduling Coordination Department, starting as Scheduling Coordinator and rising through the department to Assistant Supervisor. Currently a freelance translator specialized in…

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