LONDON GRAMMAR: UN ESORDIO ELETTRO-POP DI GRAN CLASSE

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Non sarà “un trio allegro e pieno di brio” come quello della sigla del cartone animato di Daitarn 3 (chi ha più o meno la mia età, sa di cosa parlo), ma di sicuro i London Grammar conoscono gli ingredienti del successo: una vocalist molto dotata (Hannah Reid) che spazia con disinvoltura tra note basse e acute (tradotto: estensione vocale notevole) con grande intensità e potenza; due baldi giovini (Dan Rothman alla chitarra e Dot Major a tutto il resto – tastiere, batteria e quant’altro) che svolgono il ruolo di mediani di spinta (si capisce subito chi è il Giuseppe Rossi della situazione); brani di stampo elettro-pop, soft e pacati come una carezza, che ti entrano in circolo fin dai primissimi ascolti grazie a melodie ben riuscite e “chorus” irresistibili che compongono tutto l’album di esordio intitolato “If You Wait” (scusate, non ve l’avevo ancora detto), uscito a settembre di quest’anno.

Quasi ogni brano ha il DNA per diventare un potenziale hit single, ma se proprio ne dovessi consigliare tre per iniziare la conoscenza della band, partirei da “Hey Now” – posta in apertura dell’album – “Wasting My Young Years” e “Metal & Dust”.

La smania della ricerca di continui punti di riferimento ha portato la stampa specializzata a etichettare i London Grammar, in particolare per l’attitudine vocale di Hannah Reid, ai Florence + the Machine. Forse sì, forse no. È chiaro la parte delle leonesse nelle rispettive band la facciano la rossa (Florence Welch) e la bionda (Hannah Reid), ma dal punto di vista musicale le scelte stilistiche sono molto diverse. A differenza dei Florence + the Machine, i London Grammar hanno scelto un approccio più minimal nell’arrangiamento dei brani, più pacato e meno spinto. Che sia un pregio o un difetto, non sta a me dirlo, ma di sicuro non rilevo queste similitudini tra le due band. Chissà se alla distanza sapranno confermarsi, ma sicuramente quello dei London Grammar è stato uno degli esordi più convincenti del 2013 e di sicuro non stanno sprecando i loro anni della gioventù.

Una piccola parentesi.

Come ho scritto più volte in altri post, di solito vengo a conoscenza di nuove band grazie alle recensioni musicali di riviste web o cartacee, ma in questo caso una menzione d’onore va alla mia amica Patricia che ogni tanto ci prova a propormi canzoni o artisti che potrei non conoscere, tanto per il gusto di condividere una nuova scoperta, sensazione che ben conosco. Molto spesso (scusami, Pat) non le do molta soddisfazione con i miei commenti (“Sì, carino. Non male. Bravo, ma… In realtà, copiano sfacciatamente da… che sono molto meglio di…” e via di questo passo), ma lei, non demordendo nella sua missione (farmi scoprire qualcosa che non conoscevo già), ha finalmente fatto centro facendomi scoprire i London Grammar.

http://www.youtube.com/watch?v=pkeDBwsIaZw

http://www.londongrammar.com/home/



About the author

SimoneMoretti

Graduated in Political Science at the University "Cesare Alfieri" of Florence, I worked with Deluxe Digital Studios for over 12 years. I worked in various capacities in the Translation Scheduling Coordination Department, starting as Scheduling Coordinator and rising through the department to Assistant Supervisor. Currently a freelance translator specialized in…

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