La Judoka italiana Giulia Quintavalle ci parla degli aspetti educativi dello sport nell'emancipazione femminile

Posted on at

This post is also available in:

Giulia Quintavalle è una judoka italiana. Ha vinto la medaglia d'oro nella categoria -57 kg alle Olimpiadi di Pechino del 2008.

WA: Puoi dirci brevemente qualcosa in più su di te?

GQ: Sono nata a Livorno il 6 luglio 1983 e cresciuta a Rosignano Solvay. È lì che ho scoperto la mia passione per il judo, all'età di cinque anni. Non disdegnavo però il basket, la ginnastica artistica e il nuoto. Con il passare del tempo, diventai così forte da riuscire a battere persino i miei avversari maschili. Una soddisfazione che mi è stata di incoraggiamento nel corso degli anni. A 16 anni ho lasciato la mia città natale per trasferirmi a Roma, dove ho iniziato gli allenamenti che mi avrebbero portato a diventare una judoka professionista del team nazionale. Nel 2002 sono entrata a far parte team della Guardia di Finanza, e sono davvero orgogliosa di questo traguardo, sono stata la prima donna a raggiungerlo. La mia carriera è continuata quindi con eccellenti risultati, tra cui il quinto posto ai Campionati Mondiali di Rio de Janeiro del 2007. Questa vittoria mi permise di qualificarmi per le Olimpiadi di Pechino, dove il sogno di tutta una vita è diventato realtà - quello di indossare la medaglia d'oro. Dopo le olimpiadi ho continuato la mia carriera, qualificandomi per le Olimpiadi di Londra del 2012, dove ho raggiunto il quinto posto. Al momento il mio obiettivo è quello di partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016.

WA: Cosa ti ha spinto a praticare questo sport? Puoi dirci di più sulla tua filosofia d'allenamento?

GQ: Ho iniziato col Judo da bambina, considerandolo come un gioco. Col tempo ho capito quanto questo sport avesse da offrirmi, non solo grandi risultati, ma anche l'opportunità di viaggiare, di incontrare nuove persone e nuove culture in giro per il mondo. Alcune cose mi sono piaciute tantissimo, altre un po' meno. Mi considero una persona fortunata, praticare questo sport fin da bambina ha arricchito la mia personalità. Lo sport è per me una filosofia di vita, che può insegnarti come apprezzare quel che hai, qualcosa che non tutti hanno la possibilità di praticare. Ritornando al Judo, è uno sport che richiede davvero tanto allenamento e tanta dedizione, ma soprattutto l'ambizione di puntare al massimo, di diventare il migliore. Il rispetto è uno dei principi fondamentali alla base di questo sport.

WA: Hai vinto la medaglia d'oro nella categoria 57 kg alle Olimpiadi di Pechino. Cosa ti spinge ad essere una delle migliore atlete al mondo, in uno sport dominato dagli uomini?

GQ: A Pechino, sono stata la prima donna italiana ad aver vinto la medaglia d'oro in questo sport. Ho dimostrato che le donne sanno combattere, e vincere. Trovo sia davvero importante che le donne tengano bene a mente questo esempio, che capiscano di poter andare sempre avanti, di poter raggiungere i propri obiettivi. Credo che le donne abbiano tantissimo da dire e dare a questo mondo, e personalmente, sono felicissima di vedere altre donne raggiungere traguardi importanti. Possono essere un esempio per gli altri, per coloro che non riescono ancora ad esprimere al meglio il loro potenziale. 

WA: Credi quindi che lo sport non sia solo allenamento, ma uno strumento che porti  all'emancipazione femminile?

GQ: Un atleta è sicuramente favorito dalla nascita, ma ha comunque bisogno di tanta disciplina e di tanto, tantissimo allenamento, per raggiungere i propri obiettivi. Bisogna dare il massimo, sempre. Questo sport mi ha insegnato tanto: il sacrificio, il duro allenamento, il saper aspettare il momento giusto. E tutto ciò mi ha fatto crescere, insegnandomi l'umiltà, il rispetto e la tolleranza, valori che tutt'ora mi aiutano nella vita di tutti i giorni, sia come atleta che come persona.

 

Fereshteh Forough - Film Annex Senior Editor

Vi invito a dare un'occhiata alla pagina personale su Film Annex e ad iscrivervi. Vi invito inoltre a visitare Women's Annex e ad iscrivervi, così da non perdere i prossimi aggiornamenti, articoli e video.

 

 

 

Articolo originale: http://www.bitlanders.com/blogs/italian-judoka-giulia-quintavalle-on-educational-aspect-of-sports-to-empower-women/290794

 

Traduzione dall'inglese a cura di Nadea Translations.

 

Vi è piaciuto questo blog? Vorreste entrare a far parte della comunità di Bit Landers, il primo Social Network a premiare economicamente i propri utenti? Nulla di più facile. Seguite questo link!



About the author

Antonio-NadeaTranslations

We are an italian couple, Irene lives in Milan and Antonio in Naples. We are studying foreign languages and that's one of our greatest passions, along with cats and ethnic food.

We hope (and work hard!) to bring more and more italian people to Film Annex.

Subscribe 0
160