Il bootstrap dei sistemi. Configurazione di un host.

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Il problema in fondo è fornire l' indirizzo IP in automatico a qualunque device che si deve connettere in rete. Sorge allora spontanea la seguente domanda: come può una macchina inviare e ricevere messaggi se non possiede ancora un suo indirizzo IP? La risposta è nell'utilizzo delle tecniche di broadcasting tipiche delle reti TCP/IP e nell'impiego di indirizzi IP "speciali". Infatti, una macchina che non ha indirizzo IP può inviare i messaggi in un broadcast e ricevere in risposta messaggi contenenti informazioni di configurazione, incluso l'indirizzo IP da usare. I protocolli BOOTP (BOOTstrap Protocol) e DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol) ne sono un esempio. Per BOOTP vale anche la DHCP che estende il protocollo di bootstrap con la nuova funzionalità di assegnazione dinamica degli indirizzi IP. Anche se DHCP ha da tempo soppiantato BOOTP nel ruolo del protocollo di configurazione di un host IP, non è corretto affermare che BOOTP sia ormai obsoleto. Infatti è ancora usato in piccole reti e nella configurazione delle macchine senza disco.


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