I WHITE LIES non sono una bugia, ma una certezza della musica Indie-rock

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I White Lies sono cresciuti e hanno tutte le potenzialità per lanciarsi in orbita con questo loro ultimo e terzo album intitolato “Big Tv” (forse per questo avranno messo il disegno di un astronauta nella copertina del disco?), uscito all’inizio di settembre. Se i Killers non sono mai riusciti e ripetere quel sound pieno e convincente del loro esordio (“Hot Fuss”), preferendo ad esso una virata in ambito più pop e dance riscontrabile negli album successivi; se gli Editors hanno avuto vari sbandamenti tra un album e l’altro perdendo parte della loro identità musicale; se degli Interpol non riusciamo ad avere in testa alcuna canzone tratta dai loro ultimi due album, cosa ci rimane? Ecco, ci rimangono appunto i White Lies che hanno avuto una crescita costante negli anni (liquidati troppo presto da certa stampa al loro esordio come l’ennesima band inglese di New Wave/Post-Punk Revival), fino a giungere alla loro completa maturità artistica con “Big TV”.

Senza mezzi termini, ciascun brano che compone la scaletta, può diventare un potenziale hit (lo so, sembra una frase fatta, ma in questo caso è la pura verità). Per il momento, come singolo di lancio è stato scelto “There Goes Our Love Again”, accompagnato da un video irresistibile (non so quanto pagherei per essere io stesso uno di quei ballerini che si muovono in perfetto sincrono e fanno fare delle evoluzioni incredibili alla prima ballerina) che ti fa necessariamente alzare il sedere dalla sedia, ma come dicevo prima, avrebbero potuto bendarsi gli occhi, lanciare una freccetta, e scegliere il singolo di lancio secondo questo criterio. Già il primo e omonimo brano “Big Tv” ti fa capire esattamente che i White Lies non cercano la rima facile come “sun, some, fun” (dài, avete capito di quale canzone si tratta, è stato il tormentone di questa estate…), ma anche nei testi vogliono raccontarci qualcosa di interessante, come il contrasto tra l’aspirazione di diventare una star e la solitudine interiore provata in certi momenti della giornata e la consapevolezza che tutto ciò finirà una volta che lo Showbiz avrà trovato qualcuno più interessante di te da lanciare nel calderone dello spettacolo (“Ho una stanza in centro/con un letto/e una grande TV… / È vero, ha una bella vista/ma poi si riprenderanno tutto/quando troveranno qualcosa di nuovo”). Altro brano che mi piace tantissimo, anche solo per il ritornello varrebbe il prezzo del biglietto, è Mother Tongue che ha un tiro pazzesco (me l’immagino cantata in un palazzetto gremito fino all’inverosimile e cantato all’unisono con i fan).

I White Lies non vivono per gli applausi come certe reginette pop, ma io glieli faccio lo stesso. Bravi, continuate così.

http://whitelies.com/



About the author

SimoneMoretti

Graduated in Political Science at the University "Cesare Alfieri" of Florence, I worked with Deluxe Digital Studios for over 12 years. I worked in various capacities in the Translation Scheduling Coordination Department, starting as Scheduling Coordinator and rising through the department to Assistant Supervisor. Currently a freelance translator specialized in…

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