RISERVA NATURALE E SIC DELLA VALPREDINA

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La riserva naturale e sic della Valpredina è ubicata in  Lombardia , nel cuore delle prealpi Bergamasche più precisamente nel comune di Cenate di Sopra (Bg) frazione di Valpredina a non più di 15 km dalla città di Bergamo.

Ha una forma allungata e si estende per circa 90 ettari.

La Valpredina è una testimonianza storica di un paesaggio caratteristico delle Prealpi bergamasche. Si tratta di un complesso di contrafforti e di rilievi montuosi dove avviene la transizione naturale tra l'ambiente della pianura sottostante e quello della fascia alpina.

Uno scenario dove l'incontro tra gli spazi selvatici e quelli regolati dall'intervento dell'uomo risulta essere un passaggio naturale, dove i ripiani coltivati si alternano ripidi versanti ammantati da fitti boschi.

Foto  Sig.ra Bardoneschi

 

La storia di questa riserva è legata ad un gesto bellissimo, un gesto meraviglioso di un privato cittadino,la signora Bardoneschi, che ha concretizzato amore e sensibilità per la propria terra e la natura, donando la sua tenuta al WWF Italia affinchè quest'area potesse conservare  la propria integrità nel tempo.

 

Foto: mappa della Riserva

La proprietà, fin dai lontani anni Cinquanta, ha effettuato notevoli interventi tendenti al ripristino del paesaggio naturale e dei fabbricati esistenti.

In particolare si è ricostruito  e migliorato l'ambiente boschivo tanto che i boschi, massicciamente utilizzati nell'immediato dopoguerra, godono oggi di notevoli ma ancora migliorabili, condizioni di assestamento.

Tali interventi sono proseguiti e ancora continuano, in particolari quelli forestali, elevando la Valpredina a una delle più belle vallate bergamasche.

Foto: Centro visite Villa Padronale

Nel 1982 la Regione Lombardia ha istituito una Riserva naturale locale. La gestione naturalistica e le visite guidate sono a cura del WWF Italia. 

Al suo interno è operativo anche un'importante CRAS (centro recupero animali selvatici).

Foto:Cras

L'area della riserva può essere suddivisa in tre zone, le prime due terrazzate e l'ultima,che comprende il bosco, in sensibile pendenza.

Nella fascia più bassa, a cui si accede dalla strada comunale, troviamo la villa padronale, circondata da un ampio e splendido orto botanico che raccoglie centinaia di specie di fiori, arbusti e alberi, anche di origine esotica e in parte ornamentali.

La seconda fascia, quella intermedia, si estende fra due cascinali, ospita le tradizionali coltivazioni agricole, fieno, viti, ortaggi, intervallati da tratti boscati.

La zona inoltre è ricca di acqua grazie alla presenza di due sorgenti che coprono l'intero fabbisogno idrico.

Infine l'ultima fascia, costituita dal bosco misto a caducifoglie che si sviluppa fino all'alto crinale della valle.

Esposta a sud favorisce in massima parte la presenza e lo sviluppo di flora mediterranea, sia nell'orto botanico sia nelle fasce terrazzate, si hanno così presenze di Lecci e Mimose e persino Olivi.

Foto: Panorama della valle

Grazie alla tranquillità e alla diversità dell'ambiente, si possono trovare varie specie di animali, in particolare quella ornitica specialmente dei piccoli uccelli silvani: Codirossi, Crocieri, Fosoni e un po' dovunque si incrociano Scricioli, Capinere, Cinciallegre,Cince, More,Fringuelli,Verdoni, Pigliamosche e merli.

Una delle presenze più belle è indubbiamente quella del Rigogolo il cui maschio è di un colore giallo e nero caratteristico. Tra i rapaci notturni vi è il Gufo comune che svolge un'opera importantissima tenendo sotto controllo il numero dei roditori.

Tra i mammiferi presenti troviamo il ghiro lo scoiattolo e il muscardino. Molto comune è il riccio. Non manca la presenza della faina, del cinghiale  e nemmeno il tasso.

Foto: Salamandra pezzata

Tra i rettili e gli anfibi, va ricordata la presenza del tritone crestato e soprattutto della salamandra pezzata, scelta come simbolo della Riserva.

A questa riserva sono legate storie bellissime come questa:

" AQUILA  REALE TORNA LIBERA

21 aprile 2010

L’animale protetto, simbolo delle Alpi, era stato impallinato da un bracconiere e consegnato al CRAS Valpredina (BG) nel dicembre 2010

 

L'Aquila reale , ritrovata il 27 dicembre 2010 da  alcuni privati  nel comune di Prestine  in provincia di Brescia,  non era in grado di volare e in  un primo tempo sembrava semplicemente debilitata.

L'animale , specie  particolarmente protetta e simbolo delle Alpi, è stato consegnato al CRAS -Centro di Recupero Animali Selvatici che opera all'interno della Riserva Naturale di Valpredina - Oasi WWF (Cenate Sopra - BG) dalla polizia provinciale  di Brescia.

Gli operatori e il medico  veterinario del CRAS hanno in breve accertato che l'aquila   presentava ferite da arma da fuoco ad un ala e ad una zampa.

 Sono trascorsi quasi quattro mesi e dopo le cure e la riabilitazione necessaria, e l'inanellamento da parte dell'ISPRA, è stata ritenuta dai veterinari idonea alla liberazione e ora potrà ritornare a volare. 

L’evento segnala come sia ancora un problema diffuso quello del bracconaggio alle specie protette e come la vigilanza a tutela della fauna sia prioritaria, ancora di più in questo periodo di discussione dei calendari venatori. "

Sorgente originale: http://www.oasivalpredina.it/Storie/Voci/2010/4/21_Laquila_reale_torna_libera.html

 

Foto: Biancone Liberato

Altra storia bellissima:

"Recuperato in comune di Tavernola dal Corpo di Polizia Provinciale di Bergamo e portato al Centro Recupero di Valpredina in data 3 Settembre 2008, il Biancone (Circaetus gallicus), presentava sintomi da intossicazione alimentare.

Viste le particolari abitudini dell'animale, si nutre infatti quasi esclusivamente di serpenti, è probabile che abbia mangiato un serpente che a sua volta si sia nutrito di un topo avvelenato da topicida.

Dopo l'arrivo al centro, sono state prestate all'animale tutte le cure necessarie: terapie, alimentazione assistita e un breve periodo di riabilitazione muscolare.

Vista l'attitudine migratrice dell'animale, appena le sue condizioni si sono ristabilite al meglio, si è provveduto alla liberazione presso la Riserva Naturale di Valpredina. . ."

 
 


 



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