Una splendida trentenne: “Moonlight Shadow” by Mike Oldfield

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Quando si parla di "brani immortali" o di "classici senza tempo" in ambito musicale, si fa spesso riferimento a composizioni musicali che hanno superato l'usura del tempo, che non sono troppo legate a uno stile specifico relativo a una certa epoca, per cui risultano ancora valide e gradevoli con il passare del tempo e soprattutto sono fonte di ispirazione per le generazioni future di musicisti. A suo tempo, siamo stati (quasi) tutti amanti del progressive-rock (per me a 17 anni esistevano soltanto i Genesis di Peter Gabriel e gli Yes di Jon Anderson, chi non suonava la batteria come Bill Bruford o il basso elettrico come Chris Squire non era assolutamente degno della mia attenzione), ma attualmente vi confesso che faccio molta fatica ad ascoltare per intero opere come "Tales from Topographic Oceans": non tanto per la sua lunghezza e la sua complessità (album doppio con una sola composizione per lato, in termini di LP, con titoli come: “The Revealing Science of God (Dance of the Dawn)” e "Ritual: Nous Sommes Du Soleil"), quanto per l'eccessiva impronta musicale legata al triennio 1970-1973 e un virtuosismo tecnico spesso fine a se stesso (è proprio questa una delle principali accuse generiche rivolte al progressive-rock che però non condivido: non si può mettere "Brain Salad Surgery" degli EL&P nello stesso calderone di "Selling England by The Pound" dei Genesis, per favore non diciamo eresie...)

Questa lunga introduzione che può anche indurre sonnolenza (onestamente me la potevo anche risparmiare, ma almeno 400 parole dovevo scriverle per rendere il blog pubblicabile e un minimo interessante), per parlarvi finalmente di una canzone pop-rock che ha compiuto 30 anni proprio quest’anno e non li dimostra affatto (quindi chiamatela pure "classico" o "brano immortale"): si tratta di "Moonlight Shadow" di Mike Oldfield (guarda caso, anche lui con un illustre passato nel progressive-rock, vedi  le voci “Tubular Bells” e “precoce genio musicale”), un'apparente e innocua canzoncina pop-rock, ma se mi dite che non vi siete mai innamorati di Maggie Reilly e della sua voce angelica (prima di averla vista cantare nel video con quel cappellino di paglia, ovviamente...); che non avete mai provato a cimentarvi nell'apprendimento di quell'intro originalissimo di chitarra; se mi dite tutto questo, allora posso appendere il mouse al chiodo o scrivere un blog di ricette come nel film "Julie & Julia", sperando di riscuotere maggior successo.
Ecco, ora dovrei avere raggiunto le 400 parole circa. Buon Compleanno, Mike. Allegria!!!!

 

http://www.mikeoldfield.com/

http://www.filmannex.com/movie/julie-and-julia-movie-review/17066

 



About the author

SimoneMoretti

Graduated in Political Science at the University "Cesare Alfieri" of Florence, I worked with Deluxe Digital Studios for over 12 years. I worked in various capacities in the Translation Scheduling Coordination Department, starting as Scheduling Coordinator and rising through the department to Assistant Supervisor. Currently a freelance translator specialized in…

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