Sitara Attaie: amore, creatività e la diaspora afgana

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Introduzione:  L'attrice di Hollywood Sitara Attaie potrebbe essere la prima persona nella storia a citare sia il filosofo tedesco Nietzsche sia il poeta medievale afgano Rumi in una sola frase. 

      Ma quando l'ha fatto, nella sua prima intervista con noi, è stato subito chiaro che dovevamo parlare ancora.

      Nella Parte 1 della nostra esclusiva intervista con l'attrice, coreografa e linguista Sitara Attaie, ci siamo concentrati sul suo lavoro come coreografa professionista.

      Abbiamo anche dato un'occhiata al suo viaggio personale fra lingue e culture - dall'Afghanistan all'India, dall'India all'Olanda, e infine negli Stati Uniti.

      Nel corso della prima intervista abbiamo anche toccato molti altri elementi. Lungo il cammino abbiamo imparato che c'è molto di più in Sitara Attaie del suo lavoro di valore mondiale nella coreografia classica indiana ed afgana.  

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     Sitara Attaie parla qui di seguito nella Part 2 della sua intervista esclusiva con Edward Zellem, autore dei libri pluripremiati Zarbul Masalha: 151 Afghan Dari Proverbs e Afghan Proverbs Illustrated.

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Film Annex:  Sitara jaan, è fantastico parlare ancora con te. La tua ultima intervista ha ispirato molti lettori in tutto il mondo ed i lettori vogliono saperne di più.

Sitara Attaie:  Tashakur, Edward jaan. Anch'io ho apprezzato molto la nostra ultima intervista. È un grande piacere parlare ancora con te. Come dice il famoso proverbio afgano, Az gap, gap mey-khezadاز گپ، گپ می‏خیزد   Si traduce come ‘Dal dialogo viene altro dialogo.’  La maggior parte delle volte, significa che una buona conversazione porta ad altra buona conversazione. E questa lo è sicuramente!

PENSIERI SULLA DIASPOSA AFGANA

FA:  L'Università delle Nazioni Unite dice che la ‘Diaspora Afgana delle persone con una formazione elevata contribuisce all'innovazione ed al cambiamento.’  Tu in prima persona hai vissuto in cinque paesi diversi ed in tre continenti differenti.   

Qual è l'aspetto migliore di fare parte della Diaspora Afgana? E la sfida più grande? 

SA:  Fare parte della Diaspora Afgana, che descrive le centinaia di migliaia di afgani che si sono dispersi in tutto il mondo a causa della guerra, come in tutte le altre diaspore, di certo ha le sue sfide.  

     Lasciarsi tutto alle spalle è molto difficile di per sé. Ma è solo una parte del processo.

     La seconda parte è il viaggio verso una destinazione. È il tipo di viaggio che ha costato ad alcuni afgani le loro vite e ha causato traumi irreparabili in molti altri.

     La terza parte, e anche la più lunga, è il processo di integrazione in una nuova società, cultura e linguaggio.

     Sono passata rapidamente dal vivere come una principessa in India ai centri per rifugiati in Olanda. Di certo non è facile abituarsi a un nuovo paese con tradizione, cultura e lingua così differenti dalla propria.

    Dopo qualche anno, però, il paese di adozione diventa casa. Per me personalmente la sfida è stata immigrare ed integrarsi per tre volte in una società completamente nuova: prima dall'Afghanistan all'India, poi dall'India all'Olanda e, quella più recente, dall'Olanda agli Stati Uniti.

     Il beneficio principale di fare parte della Diaspora Afgana è l'opportunità di vedere e sperimentare più aspetti del nostro bellissimo mondo. Si diventa parte di società che all'inizio sembravano strane o particolari. Si possono scoprire posti nuovi, assaggiare cucine diverse e sperimentare vari stili di vita. Si impara come le nostre mentalità, le nostre azioni quotidiane e anche il nostro guardaroba siano influenzati dalla nostra posizione geografica e dai diversi climi.

     Ti aiuta a imparare cose nuove sulle persone e ad acquisire più compassione verso gli altri esseri umani, in quanto cittadino globale. Uno dei principali benefici per me  stata la possibilità di imparare e utilizzare lingue diverse.  Anche se a volte è una vera sfida, ti aiuta a crescere come persona nel lungo periodo.

FA:  Cosa può fare la Diaspora Afgana per promuovere la causa della pace in Afghanistan? Hai un messaggio per la gente afgana?

SA:  C'è molto da dire sulla Diaspora Afgana. Sono molto felice di vedere quanti autori ne parlino, ma non sono abbastanza.  Penso che dovremmo scrivere di più sulle nostre esperienze in quanto afgani.  Ci darebbe una mano a guarire le nostre ferite e a presentare al mondo un'immagine più chiara di ciò che siamo davvero.

     Scrivere è direttamente collegato a ciò che penso sia uno dei fattori chiave per assicurare la pace in Afghanistan: L'EDUCAZIONE. Non è mai troppo tardi per l'educazione. È vero per i giovani afgan che rappresentano il futuro dell'Afghanistan e anche per coloro che hanno sempre desiderato andare a scuola ma non ne hanno mai avuto la possibilità.

     Credo che le donne afgane siano un altro dei fattori chiavi per il successo dell'Afghanistan. Circa la metà della popolazione dell'Afghanistan è composta da donne, ma la maggior parte di loro non fa parte della forza lavoro. Se questo 50% ricevesse l'opportunità di aiutare a ricostruire l'Afghanistan, si potrebbero velocizzare tantissimo le cose.

     Nel nostro cuore tutti noi vogliamo pace e prosperità per l'Afghanistan. Dobbiamo soltanto avere più unità fra di noi per farcela davvero.

TELEVISIONE, GIORNALISMO E FILM

FA:  Dicci qualcosa di più sui tuoi lavoro nel mondo televisivo, giornalistico e cinematografico. Se potessi scegliere solo una di queste strade, quale sarebbe - e perché?

SA:  Ho studiato giornalismo alla Hoge School van Utrecht per un anno e ho scritto per differenti media nei Paesi Bassi come giornalista freelance. All'inizio il giornalismo sembrava la mia strada naturale. Ma dopo l'11 Settembre le mie origini afgane e la mia strada nel mondo del giornalismo mi hanno ricondotto in Afghanistan. Scrivere divenne molto personale ed io ero convolta a livello emotivo. Divenne un ostacolo, perché desideravo praticare giornalismo senza preconcetti.  

     Inoltre non volevo limitarmi all'olandese. Ero ben consapevole del potere dell'inglese come lingua internazionale. Quindi ho cambiato strada e ho studiato letteratura inglese alla Rijks University of Groningen.

     Il mio interesse nel mondo dell'intrattenimento e della televisione c'è sempre stato. Ho partecipato in molto 'Reality Show' olandesi come 12X12, Missen, e ad alcuni talk show. Ho anche avuto una trasmissione tutta mia per circa due anni - Sitara Hayee Bollywood – per un canale afgano chiamato SATV.  Ho anche gestito alcuni eventi come la raccolta di fondi per l'Afghan Women’s Center for Excellence (AWCE), concerti e molto altro. Ma fare la presentatrice era un hobby, per me.

     La mia passione per la recitazione risale alla mia infanzia. Ma gli afgani possono essere molto critici della recitazione come professione. È un fattore culturale ed ecco perché all'inizio è stato difficile trovare il coraggio di inseguire questa carriera. Ma finalmente ho trovato la forza di farlo, grazie al sostegno della mia famiglia.  

     Se dovessi scegliere fra le mie varie professioni, sceglierei la recitazione - perché posso sperimentare qualsiasi altra professione attraverso l'arte di recitare.

 

FA:  Raccontaci del periodo in cui hai lavorato con SES Entertainment in Olanda.  Hai un aneddoto preferito sulla tua collaborazione con le celebrità di Bollywood?  

SA:  SES mi ha dato l'opportunità di una vita. Mi è stato chiesto di diventare parte del team di promozione delle celebrità che organizza gli eventi relativi a Bollywood nei Paesi Bassi. È stata la mia conoscenza di Bollywood e dell'olandese, dell'hindi e dell'inglese a spalancarmi questa porta.  

    È stata un'esperienza fantastica e mi ha insegnato molto sul mondo dell'intrattenimento. Ho imparato che le celebrità sono solo persone normali, come tutti noi. Ho potuto constatare il duro lavoro, le lunghe ore e l'impegno che mettono nel loro lavoro. E ho compreso il vero significato della famosa frase dello show business, The show must go on’

    Sono stata incredibilmente fortunata, dato che ho potuto lavorare con persone che idolatravo fin dall'infanzia. Stare seduti a un tavolo con celebrità come: Shah Rukh Khan, Hrithik Roshan, Salman Khan, Priyanka Chopra, Rani Mukherjee, Kareen Kapoor Khan, Saif Ali Khan, Arjun Rampal, il compianto Feroz Khan, Sonu Nigam, Shreya Ghoshal, Sunidhi Chauhaan, Shaan, e il compianto Jaghjit Singh.  Era come un sogno diventato realtà. 

     Uno dei miei ricordi più belli è del giorno dopo il gigantesco spettacolo Temptation 2004 a Rotterdam. Ci siamo tutti radunati nella suite presidenziale di Shah Rukh Khan per rivedere lo spettacolo. Mi ha fatto molto piacere constatare che è un gentiluomo davvero gentile e rispettoso.

PROVERBI E ISPIRAZIONE

FA:  Parli fluentemente cinque lingue e sei stata così gentile da rivedere nella fase precedente alla pubblicazione il manoscritto di Afghaanse spreekwoorden geïllustreerd - l'edizione in olandese e dari di Afghan Proverbs Illustrated.

Conoscendo bene sia la cultura afgana che quella olandese, esistono delle differenze nel modo in cui vengono usati i proverbi? Ci potresti dare un esempio di come la stessa idea viene espressa sia in un proverbio afgano che in un proverbio olandese?      

SA:  Mi sono davvero divertita a rivedere Afghaanse spreekwoorden geïllustreerd.  Ti sono davvero riconoscente per la tua iniziativa di pubblicare i proverbi afgani in modo da poterli far apprezzare, conoscere e utilizzare alla gente.

     Il dari e l'olandese sono due delle lingue con cui sono cresciuta. Dopo aver passato la maggior parte della mia vita nei Paesi Bassi in qualità di afgana, posso dire onestamente che ci sono più somiglianze che differenze nel modo in cui vengono usati i proverbi. Sia gli afgani che gli olandesi amano usare i proverbi nella conversazione quotidiana.  Ho spesso visto libri sui proverbi olandesi nelle case dei nostri amici nei Paesi Bassi. Sono davvero contenta per il fatto che ora i Proverbi Afgani possono trovarsi nelle librerie dei lettori olandesi.  

Il mio proverbio afgano preferito è sempre lo stesso fin da quando ero giovane:

کوه هر قدر بلند باشد، سر خود راه دارد

Koh har qadar beland baashad, sar-e khod raah daarad.

Anche la montagna più alta ha un sentire che conduce in cima.   

Gli olandesi dicono:

‘Waar een wil is, is een weg’

Quando c'è la volontà, si trova un modo.   

     Questi due proverbi hanno esattamente lo stesso significato. Scommetto che si potrebbe trovare una versione di questo proverbio in quasi tutte le lingue.  Ha un messaggio profondo e universale per tutte le persone.  

    Dobbiamo ricordare ora più che mai questo proverbio in Afghanistan. Dobbiamo trarne forza e speranza, perché descrive una grande verità.  

 FA:  Dove trovi le tue motivazioni? 

SA: Facile! Dall'amore e della creatività! Traggo ispirazione dal lavoro di chi è in grado di dar vita a qualcosa di grandioso. Libri, musica, film, l'arte in genere. Qualsiasi cosa che sia in grado di dar vita ad una forma di amore. Traggo ispirazioni dagli atti di generosità. Credo fermamente che l'essere umano esista per amare e creare.

     Mi piace creare, sia sotto l'influenza del lavoro altrui, che per ispirare gli altri con il mio. Scelgo di amare perché sono fermamente convinta che essere gentile con gli altri sia parte della nostra natura. Amare - e creare - è ciò che mi fa sentire viva.

     Citando l'autrice Marianne Williamson:

 

FA:  Tashakur, Sitara jaan.  Hai sicuramente ispirato molte persone in tutto il mondo con la tua vita e la tua arte. Aspettiamo con ansia aggiornamenti sulla tua 'strada verso la cima della montagna più alta'.     

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 Ritorna alla Parte 1 della nostra esclusiva intervista con Sitara Attaie


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Irene-NadeaTranslations

We are an italian couple, Irene lives in Milan and Antonio in Naples. We are studying foreign languages and that's one of our greatest passions, along with cats and ethnic food. We hope (and work hard!) to bring more and more italian people to Film Annex.

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